Torri grottesche I

In una domenica opprimente
dentro a un autobus ampio e tintinnante ho pensato
che per praticamente ognuno che conosco c’è uno psicanalista 
o uno psicoterapeuta
ovviamente perché conosco solo persone che bene o male possono 
permetterselo.
Quindi possiamo immaginare una città degli psicoterapeuti e degli psicanalisti
una città che doppia la città reale, dove vivono solo i nostri psicoterapeuti e psicanalisti che parlano di noi tutto il tempo.
Una città irreale, il regno dei fini, il Leviatano della cura.
Ho pensato a dei fatti accigliati e sconnessi.
Tanto peggio per i fatti
e per le piaghe aperte dalla perdita.
Dopo mi sono messo a leggere la pagina Wikipedia dedicata alla crisi di Sigonella
ma sognavo l’apparenza di carne morbida
la ripetizione di carne esposta
ne facevo pietra, la avvolgevo nella crema
mentre i palazzi si facevano sempre più alti
e il sole
sempre più grande.

Occhio che vede cranio affollato
sotterraneo dei crani dove soffiano gli spiriti coboldi
punto offuscato
potrebbe interessarti.

Io sono questo?

Il piccolo pinguino resta lì immobile e atterrito mentre tutti si accalcano
c’era un cocomero tondo tondo
ah come bolle come bolle l’oceano rovente
e ci aggiriamo abbacinati
per queste città atroci
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Come poteva essere un lavoro
come poteva essere un desiderio
non avrei voluto lavorare nemmeno desiderare
e molto lavoravo molto desideravo

Io sono questo?

Scrivevo una lettera densa di risentimento
perché non mi invitate mai nei vostri sogni pieni di riconoscimento
scrivevo questa lettera mentre andavo a rinnovare la tessera ATM
ed ero talmente sovrappensiero che ho detto «Buonasera» invece di 
«Buongiorno»
all’impiegata dell’ATM point di Duomo
e lei ha riso e mi ha detto «Qui sotto sembra sempre sera»

Ultimi referti dall’esperienza
cercando ricovero nei battiscopa
tre cassiere erano come le parche
come le streghe di Macbeth
È tutto troppo: una teca piena di stimoli
e i filamenti dei cervelli bruciano i ripari
è tutto troppo
molto speziato
ma anche a volte sciatto e debole.

Io sono questo.
(né io né te conosciamo
la nostra condizione).

@Niccolò Bosacchi
Inedito, 2025


Titoli

La balena e le guerre in Occidente. Eccezionale prodigio nella città di Orléans. Incendi; morte di uomini illustri. Terribile carestia, pioggia di pietre. Talvolta gli spiriti del male col permesso di Dio operano miracoli per punire le colpe dell'umanità.

@Niccolò Bosacchi
Disbrigo degli affari correnti, Sensibili alle foglie 2024


Romanzi d’appendice

La carne dei giorni e la morsa delle ingiunzioni, buona domenica anelletti al forno palermitani, una rapina di magro bottino e condanna con patteggiamento in udienza per direttissima. Alla prima assoluta da titolare indovina un gran tiro sotto la traversa.
Immagine ormai surgelata del tuo corpo caldo e stretta di gelosia desiderio acre, cento grammi di spaghetti tempo di cottura indicato dieci minuti, rogito con valutazione del perito e dopo firma sul mutuo. Così giovane due figli piccoli e famiglia monoreddito, forti difficoltà economiche sospetta depressione. Società degli uomini estranei, l'onesta disperazione davanti al mondo distorto, compì il delitto perché sentiva sottratta quella felicità domestica e borghese cui aveva sempre aspirato e che non aveva mai conosciuto. La sera in cui decise il massacro piovigginava ed era sola.

@Niccolò Bosacchi
Disbrigo degli affari correnti, Sensibili alle foglie 2024


Geopolitica

Il gasdotto Baltic Pipe porterà gas norvegese sulle coste della Pomerania polacca, per soccorrere le cancellerie europee in difficoltà una commissione di inchiesta congiunta ha ottenuto un incontro con i funzionari responsabili dell'acquisto d'armi. Sono convinti che nei prossimi mesi possa essere raggiunto l'apice del conflitto. Nel limitato accesso a materie prime e componenti tecnologiche soggette a sanzioni Erevan è in conflitto con l'Azerbaigian, che da tempo sostiene il Pakistan: ci sarebbero i margini per attivare l'articolo cinque, ma la giunta militare del Burkina Faso ha dichiarato che la sovranità ellenica sulle isole non è in discussione. Il recente contratto da 450 milioni di dollari firmato con Washington mantiene saldamente il controllo delle roccaforti del Brasile produttivo, e oltre ad essere un importante snodo logistico giunge dopo una serie di cinque test missilistici in rapidissima sequenza. È necessario allargare lo sguardo: anche su una questione apparentemente molto lontana, le attività rilevate attorno al sito di test nucleari hanno fatto chiarezza sui confini delle entità territoriali recentemente annesse. Il documento fa seguito al protocollo d'intesa non vincolante che il governo di Tripoli e la Turchia hanno sottoscritto, che è un invito non a fermare, ma a moderare la controffensiva. La superpotenza ha armato, addestrato e finanziato il taglio della produzione di petrolio, per ottenere il superamento delle porose linee difensive sia sul fiume Inhulez sia sul fiume Oskil. Le spedizioni del grano proveniente dalle terre conquistate, alleggerendo l'aggravio dell'amministrazione civile-militare, drenano molte energie, materiali e immateriali, così come le turbolenze sul fronte interno. Questo permette di avanzare molteplici interessi tattici nel medioceano.

@Niccolò Bosacchi
Disbrigo degli affari correnti, Sensibili alle foglie 2024


Torri grottesche II

Hanno iniziato a seguirmi dei personaggi sinistri. Li ho incontrati la prima volta ai tavolini di un chiosco nel parco, sotto le fronde umide, mentre l’aria era ferma. Contristavano l’ambiente con la loro afflizione, erano tre, due uomini e una donna, dall’aspetto sconfitto e folle. Esibivano mostruosità che eruttavano in una rabbia di cui non capivo l’origine e si riassorbiva in silenzi che toglievano il fiato. Non osavo guardarli e mi vergognavo. Mi hanno pedinato per tanto tempo cambiando spoglie, so che erano sempre loro e si trasformavano. Molte cose si trasformano restando uguali, senza mai finire. Questi erano cangianti, mutavano figura continuando ad alludere a qualche crudeltà che avevano subito o che proponevano melliflui. C’è stato un momento che erano sempre tre, ma diversi (uno, se ben ricordo, molto grasso, gli occhi stolidi, e la donna una signora dai gesti antichi e scarichi) nel divano di una sala d’attesa. Messaggeri al contrario, a mani vuote, dovevano lasciarmi in pace. È diventato insopportabile quando si sono moltiplicati, una volta in un bar, ero entrato perché avevo fame e quella volta erano solo vecchie, tante vecchie, che mangiavano prosciutto e melone, tutte insieme. Il barista mi guardava e continuava a offrirmi cibo avariato e mi chiamava caro, caro, si prendeva una confidenza da delatore di seconda categoria, cosa preferisci caro. Io non avrei potuto ribellarmi, sapevo che mi avrebbe sopraffatto. Ho ordinato io pure del prosciutto e melone e l’ho trangugiato rapidamente, in un tavolino di spalle alle vecchie orrende e di fronte a una grande specchiera. Poi ho pagato e sono uscito, ho preso la porta quasi scappando: fuori il bitume sobbolliva ed esalava, l’ora mi scendeva a picco sul cervelletto, il corpo si decomponeva sotto i panni.

@Niccolò Bosacchi
Inedito, 2025


Lo stato dell’unione

Mesti crepitavano e si spegnevano i tentativi di risolvere il problema. Non potevamo assumerci quelle responsabilità, e del resto non ne avevamo gli strumenti. Il programma prevedeva ancora uno spettacolo teatrale a cura dell’associazione delle buone intenzioni, che aveva ottenuto una sede sotto il brutto portico squadrato. I casamenti digradavano in prati di sterpaglie dove gruppi di amici ripiegavano i teli da picnic. 

Poi scoppiò l’acquazzone e corremmo tutti a ripararci nel pub arredato come lo studio di un dentista. Convenimmo che non si può che esistere nel presente. Ma i fallimenti, per quanto annunciati, ci pesavano. Dovevamo occuparci di noi stessi. 

Ci ricordavamo quelli che non si erano mai più ripresi. Di altri ce ne avevano raccontato. Li avevamo incontrati nel fango, ci salutavano assenti. Si era strappato l’alfabeto, e svanita la leggerezza. 

Bisognerebbe parlarne: La comunicazione lacera l’involto, solleva la pietra rivolgendosi ai vermi che brulicano. Resta la disappartenenza al centro della tavola sparecchiata. 

Quei due comunque avevano bevuto un po’ troppo. Discutevano proprio a riguardo della presa di parola o forse sul fatto che non fosse il caso. Andarono a cena da qualcuno e mangiarono l’amatriciana continuando a litigare. Credo che dopo abbiano ricomposto, anche se in generale non si erano mai molto presi. 

Certo restavano ancora da trattare l’ordine di evacuazione, il giro di vite dei nuovi decreti-legge, l’inventario di personalità DSM-5 e Manchester City-Real Madrid, ma potevamo sempre farlo in un secondo momento.


@Niccolò Bosacchi
Inedito, 2025


Torri grottesche III

Vampe di atmosfere insostenibili fanno oscillare le antenne
fulmini minacciano di incenerire le competizioni planetarie
Il cane demoniaco a guardia del palazzo del sindaco abbaia in traduzione 
una vecchia filastrocca
mazze chiodate per l’escomio e un appalto del sale
di tutto il sale che gli uomini dei margini in bicicletta
spargono nel nostro sonno madido.
Ieri sera il tuo uomo degli svenimenti era in ritardo
e temeva i controlli delle ronde
vampe di denaro inafferrabile circolano nelle arterie come alghe wakame.
Chi è malato non guarisce. Periodicamente subisce l’attacco.
Chi è malato non può guarire. Altrettanto non può perdere la speranza. Senza 
ritmo né battito
il deserto scava e prolifera avanzando fino al centro dei passaggi
dove abbiamo lasciato del materiale. Ma non sentite i rumori dei cantieri
il flessibile la saldatrice il trapano il martello pneumatico il martello
lo spostafoglie!
l’aspiratore soffiatore trituratore
un utensile che grazie a un soffio molto potente
sposta le foglie. Lo manovra un’entità spettrale nella canicola
circondata dallo stridere dei pipistrelli.
Scoiattoli grigi sempre più invadenti e aggressivi, uno ha rotto la rete della finestra
per entrare in casa: la denuncia dei residenti in zona Bande Nere.
Milano è piena di pappagalli verdi: perché?
potente discorso
del presidente del Burkina Faso
Ibrahim Traorè.

Ogni tanto non hai senso
ogni tanto da ciò che dici traspare
un oscuro presentimento.

Siamo andati a mangiare una pizza insieme
aveva un sorriso provato e sereno, mi faceva pensare a mio padre
bolla di felicità, esplosione
lontananza di esplosioni periferiche tradimento dei patti 
se davvero è finito tutto
un luogo certo. Una certa luce che non avrebbe
dovuto finire, una luce falsa
così falsa
falsa
negata
bellissima
LA PAGHERETE
ROVINATORI DI VITE

Alle ore 6.37 la chiamata ai vigili del fuoco
l’insegna della torre Hadid (192 metri) con il logo delle assicurazioni Generali
ha ceduto all’alba di lunedì. Le giunture non hanno retto.
L’insegna, che ha un’altezza di ben 15 metri e pesa molte tonnellate,
occupa l’intera larghezza del palazzo
uno dei simboli di City Life
l’avveniristico quartiere residenziale e commerciale.
E rimase così collassata per alcuni giorni
ripiegata su se stessa come una testa reclina
rossa nel nitore che allucinava
un simbolo scontato, abbastanza banale
per quanto
esteticamente notevole

@Niccolò Bosacchi
Inedito, 2025