Accade come quando c’è una luce troppo scura



07/06/25 - Centro ricerche floristiche Marche, Pesaro
Curated by Roberto Vecchiarelli and Edoardo Montaccini
Artworks by Edoardo Montaccini
Sound installation by Marco Paltrinieri

Press release



Qui, tra la struttura e il giardino, non smetto di guardare fino all’estinzione dello sguardo. I gesti, il corpo, gli occhi e la bocca preannunciano uno stato di agitazione. Un interno dove tutte le luci sono accese. Uno spazio chiuso dove bisogna fare silenzio. È illusorio chiedere che questo regime venga
applicato in modo meno assoluto e meno brutale. Sfrutto gli accidenti del terreno. Le giunture si separano. Gli occhi sono coperti da una benda. Il muro è bianco e mi trattiene. Il semplice cominciare non è a salvaguardia del terreno. All’interno dell’edificio si entra facendo attenzione. Un sentimento anche prevedibile potrebbe comunque non bastare a tradurre ma è proprio questo sparire ciò che chiama la traccia. Prendo tra le mani questi oggetti spogliati del loro uso per riscaldarli nel pugno. È ogni volta un movimento furioso con questo timore di ritrovare un oggetto isolato e senza impiego. Le parole stesse che fissano tutto sono esplose in questo rifiuto. Bisogna forse risalire più indietro come per prenderla al contrario. Rimettere nella mia bocca essiccata la sua ombra.