Quarto Piano
Luisa si allenava da mesi. Tre ore al giorno. A ricreazione mangiava tutto il pranzo per iniziare gli allenamenti subito dopo scuola. Poi la merenda era meritata. Quando non andava in palestra, trascinava il suo tappeto elastico al centro del giardino e saltava lì. Instancabile, determinata, sicura. I suoi genitori la lasciavano fare. Non volevano porre limiti al suo divenire ancora informe. La figurina esile di Luisa attraversava la luce inseguita dal grande tappeto. Gli girava intorno. Fissava, misurava, auscultava. L’elasticità del suo tappeto superava di gran lunga quella dei rigidi tappeti omologati, soffocati, privi di timbro. L’aveva truccato, benché fosse vietato dalla legge. I suoi salti erano plastici, delicati, leggerissimi. Una sinfonia di molle, ganci e corde li accompagnava all’apice. Un silenzio. La discesa ventosa. In quella musica risiedeva il maggiore piacere di Luisa. Ma lo scopo reale di tutto questo era un altro: il quarto piano, la finestra spalancata. Dopo mesi di allenamento e continui ritocchi, Luisa si sentì pronta. Finita la scuola prese il suo tappeto e lo trascinò sotto il palazzo. Saltò e saltò ancora. Diciannove volte raggiunse il silenzio nel quadro della finestra. Sette volte verdi. Tra cui un fiore, delle efelidi, un caffè. Sei volte celesti, dello stesso del cielo. Si confuse infatti. Cinque volte neri. Nell’ultimo riconobbe il suo salto.
Lo sguardo dell’unghia
körömnéza sost. fem. [lett. “lo sguardo dell’unghia”] 1. Per similitudine con la forma della luna nuova: a. Sguardo amorevole, tranquillo e rassicurante: La presi tra le braccia e la conobbi con uno sguardo anch’esso neonato, una k. che presto, ma non ancora, avrebbe assunto forme diverse e gravi (Autobiografia di Agnes D.). – b. Disposizione di rinnovata fiducia verso una persona o una situazione: Non bastano le scuse per far la k. (pop.). – c. Stato di grazia; quiete; leggerezza esistenziale, spensieratezza, entusiasmo, gioia: Iniziano le vacanze e la k. estiva. – d. est. Atteggiamento naïf, talvolta inconsapevole o eccessivamente ottimista che può sfociare in atti sconsiderati. – e. rar. In informatica, operazione che comprende il reset e l’inizializzazione di un dispositivo. 2. Per l’antica credenza secondo cui le unghie continuano a crescere dopo la morte: a. Estrema lucidità di fronte alla morte imminente; rassegnazione all’inesorabilità di una disfatta: La k. del grande architetto sepolto nella sua opera divina; la k. del condannato a morte; la k. del malato terminale; la k. del magistrato palermitano. – b. Nel gioco delle carte, ultimi lanci, non risolutivi, del o dei giocatori in svantaggio. – c. gener. Consapevolezza.
@Arianna FioreTesti precedentemente pubblicati su Multiperso
Bikini Tests
18:45:00.0 28 February 1954 (GMT) Bikini Atoll. Surface burst.
Yield 15 Mt. A 15 Mt two stage thermonuclear surface burst.
The Bravo test created the worst radiological disaster in US history.
22:00:34 30 June 1946 (GMT) Bikini Atoll lagoon, Marshall Islands.
Airburst,520 ft. Yield 23 Kt. A standard Fat Man type Mk 3A fission bomb.
The bomb fell 980 ft short and 1870 ft left of target.
17:51 20 May 1956, Bikini Atoll.
Test B-52 Air Drop, 4350 (+/- 150) Ft burst. Yield 3.8 Mt.
17:50.00.1 11-May-58. Bikini Atoll
Yield 1360Kt (1500 est). Sponsor UCRL.
Test of weapon deployment Clean 2-stage Thermonuclear Device.
Only 90 kt of yield due to fission (6.6%).
@JLIAT
http://www.jliat.com
Paesaggio anemico
Quando le forze si disperdono e l'anemia
aggiunge una distanza al paesaggio
io mi riduco, al risveglio immagino
un cappio d'acciaio che scende dal soffitto
la stanza è un'immagine della mente
in cui regredire, farsi lanicchio.
II THC, se assunto quotidianamente
scioglierà l'inverno in gesti fantasma
jump-cut dei giorni, mi chiederò come.
La fase REM si assottiglia, nei test
i soggetti riportano assenza di sogni.
Sarebbero sparatorie e fughe
centinaia di morti.
In sogno
Questa notte il capoufficio
ha preso a pugni suo padre
i colleghi guardavano, nessuno è intervenuto.
Si osserva nello specchio ripetere gesti
visti nei film, l’acqua scorre nel lavabo
XXXTentacion nello stereo. Sarà un professionista
si muoverà come un killer, sfonderà la porta
li stanerà come bestie. Sulla metro
pensa a un viaggio in BlaBlaCar
al tenente dei parà che lo fissa dallo specchietto
e dice “Devi essere un guerriero
per paracadutarti in territorio nemico
senza sapere dove atterrerai” mentre sfreccia a 180
in autostrada. Il tragitto è troppo lungo
per ignorare i leggings della studentessa
le unghie finte contro lo schermo dello smartphone.
Nel buio della galleria vede riflesso
il muso di un piccolo mammifero
gli occhi feriti cercano riparo dalla luce dei led.
Qualcosa brucia nel petto, una carica esplosiva
l’onda d’urto rade al suolo la metropoli
chilometri di polvere, macerie e morti.
Dovrebbe essere un guerriero, si sente esausto
mentre spinge la grande porta a vetri
entrando nel palazzo.
@Riccardo Innocenti
Lacrime di babirussa, NeM editore, 2022
@Riccardo Innocenti
Scritti sul cinema, 2023